In un’intervista alla Associated Press il viceministro degli Esteri nordcoreano Han Song-ryol afferma che la Corea del Nord «andrà in guerra se» gli Stati Uniti «lo sceglieranno». Han ha puntato il dito contro le «manovre militari spericolate» degli Usa e possibili «attacchi preventivi», avvertendo che Pyongyang «ha un potente deterrente nucleare».
“Trump ha creato circolo vizioso”
Han Ryol ha accusato il presidente americano Donald Trump di aver creato un «circolo vizioso» di tensioni nella penisola coreana, ha detto che di fronte a un attacco preventivo americano Pyongyang «non terrà le braccia incrociate» e che il prossimo test nucleare sarà condotto quando il quartier generale supremo nordcoreano lo riterrà più opportuno. Han ha aggiunto che non è il suo Paese quanto il presidente Usa a «creare guai». Nei giorni scorsi Trump aveva scritto su Twitter che la Corea del Nord «è in cerca di guai». «Trump provoca in continuazione con le sue frasi aggressive. Non è la Repubblica popolare democratica di Corea ma gli Usa e Trump che creano guai», ha detto il ministro nordcoreano all’Ap.
L’opzione del raid preventivo
Secondo fonti degli 007 americani citati dalla rete Nbc gli Stati Uniti sarebbero pronti a lanciare un attacco con ordigni convenzionale sulla Corea del Nord se l’intelligence fosse certa che Pyongyang sia sul punto di effettuare un nuovo test nucleare, atteso secondo molti analisti il 15 aprile, giorno del 105 anniversario della nascita del nonno e fondatore della dinastia Kim al potere in Corea del Nord. Lo riferiscono. L’allarme viene dal gruppo di analisti “38 North”, secondo cui il regime avrebbe già depositato una bomba in uno dei tunnel del sito nucleare Punggye-ri, dove aveva fatto i cinque esperimenti atomici precedenti. L’esplosione potrebbe avvenire il 15 aprile, cioè l’anniversario della nascita di Kim Il-Sung, fondatore del Paese e nonno dell’attuale leader Kim Jong-un.
Notata un’attività sospetta
Pyongyang finora ha sempre usato per i suoi test la montagna Mantap, nella regione nord orientale del paese, sotto cui scava gallerie per depositare e far scoppiare le bombe. Studiando le immagini satellitari, gli analisti hanno notato da tempo un’attività molto intensa di scavo nel tunnel nord della struttura, dove sono state accumulate grandi quantità di detriti. Questo lascia supporre che l’esperimento in corso di preparazione sia il più potente di sempre per il regime.
L’escalation di tensione
Le indiscrezioni coincidono con l’approssimarsi della data e con l’invio della squadra navale d’attacco Usa guidata dalla portaerei a propulsione nucleare Carl Vinson, formata anche da 6 cacciatordpediniere claesse Arleigh Burke ed un incrociatore classe Ticonderoga (tutti dotati del sistema di difesa Aegis) oltre a sottomarini d’attacco. La Nbc riferisce che gli Usa hanno già posizionato due cacciatorpediniere Arleigh Burke in grado di lanciare missili da crociera Tomahawk – come i 59 sparati verso la base siriana di Shayrat venerdì corso – a meno di 500 km dal sito dove si sono effettuati i precedenti 5 test nucleari nordcoreani. Tomahawk che hanno una gittata di almeno 1.500 km. A rafforzare ulteriormente il dispositivo militare Usa bombardieri pesanti Usa B-52 e i B-2 Spirith (stealth, invisibili ai radar) sono posizionati nella base aerea di Guam.