(WSC) NEW YORK – La Federal Reserve prevede di lasciare i tassi di interesse a zero fino al 2022. Il coronavirus “pesa molto” sulla crescita, l’occupazione e il lavoro nel breve termine, afferma la Fed.
La banca centrale degli Stati Uniti lascia invariati i tassi di interesse. Il costo del denaro rimane immutato in una forchetta compresa fra lo 0,00% e lo 0,25%.
“C’è grande incertezza sul futuro” e la Fed per questo è “impegnata a usare” tutti gli strumenti per tutto il tempo necessario, ha affermato Jerome Powell, il presidente della Fed.
Prevedendo un secondo trimestre difficile, Powell comunque osserva come il dato recente sul mercato del lavoro è stato “positivo in modo inatteso”.
Nonostante questo la disoccupazione “resta a livelli storicamente alti”.
La Fed prevede che l’economia americana si contrarrà -6,5% nel 2020, per poi salire +5% nel 2021 e del 3,5% nel 2022.
Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti nel 2020 si attesterà al 9,3%, per calare al 6,5% nel 2021 e scendere ulteriormente al 5,5% nel 2022.
Commento alle decisioni Fed
di Di Samy Chaar, capo economista della Banca Lombard Odier
Fed determinata a mantenere il suo sostegno all’economia in quanto l’occupazione non dovrebbe normalizzarsi completamente prima del 2023
La Federal Reserve (Fed) ha mantenuto la sua politica monetaria costante e ha rafforzato la sua guidance per il futuro proiettando il tasso di politica monetaria a zero fino alla fine del 2022.
La banca centrale manterrà il ritmo attuale del suo programma di acquisto di attività per il prossimo futuro e continuerà ad acquistare 80 miliardi di USD/mese di titoli del Tesoro, 40 miliardi di USD/mese di agenzia MBS (mortgage-backed securities), nonché 250-500 milioni di USD/settimana (compresi i reinvestimenti) di agenzia CMBS (commercial mortgage-backed securities).
Si tratta di uno sviluppo importante, in quanto la Fed non ha intenzione di diminuire a breve. Sembra determinata a mantenere il suo ritmo di quantitative easing per migliorare la liquidità e il buon funzionamento dei mercati finanziari.
Sebbene sia stato discusso il controllo della curva dei rendimenti, al momento la Fed non ha preso alcuna decisione sull’implementazione di limiti di curva dei rendimenti. Per il momento, la Fed rifiuta i tassi di interesse nominali negativi perché i tassi reali negli USA sono destinati a rimanere in territorio negativo per un periodo di tempo prolungato.
Questo rafforza la nostra aspettativa di una politica monetaria molto accomodante negli Stati Uniti a seguito di uno shock economico di proporzioni storiche.
Commento Ufficio Market Strategy – MPS Capital Services
Ieri, la Fed ha deciso di continuare ad acquistare titoli “almeno al ritmo attuale” (che significa 80 Mld$ mensili di treasury e 40 Mld$ di MBS) ponendo così un floor ovvero un limite minimo quantitativo al QE (ricordiamo che non esiste un cap).
A questo ritmo il SOMA (i.e. il “deposito titoli” della Fed) arriverebbe poco sotto i 7.000 Mld$ a fine anno (non male considerato che era 3.725 Mld$ a fine 2019). Inoltre, i c.d. dots hanno segnalato che i tassi rimarranno agli attuali livelli almeno fino a fine 2022, con Powell che durante il Q&A ha tenuto a precisare che l’Istituto non “pensa neanche di pensare al rialzo dei tassi”.
Interessante notare come nessun membro del consiglio abbia proiettato tassi negativi. Infine, è stato discusso il tema del controllo della curva dei tassi (c.d. YCC) che “rimane una questione aperta”.
In sintesi, la Fed pur prendendo atto che la situazione è migliorata, rimane guardinga e conferma l’atteggiamento accomodante, stimando che saranno necessari quasi 3 anni per l’economia prima di ritornare ai livelli pre-Covid.