Il dollaro rimbalza dopo le perdite accumulate negli ultimi cinque giorni nei confronti di un paniere di divise mentre gli investitori aspettano le parole della presidente della Federal Reserve e i dati sull’inflazione Usa per meglio delineare le tempistiche di nuovi rialzi dei tassi di interesse.
** Dopo la giornata di ieri che ha visto la sterlina salire di oltre il 3% nella miglior performance sul dollaro da almeno il 1998, oggi i mercati valutari paiono più tranquilli.
** Attorno alle 10,30, la sterlina cede lo 0,7% e il dollaro, che nei primissimi scambi asiatici ha toccato il minimo di sette settimane sullo yen a 112,57, sale a 113,19.
** Alla stessa ora, l’indice sul dollaro sale dello 0,2% a 100,56, dopo essere sceso a 100,26 al minimo dall’8 dicembre.
** “I movimenti odierni sono solo una parziale inversione di tendenza dopo quanto visto ieri”, spiega Adam Cole, strategist valutario di Rbc Capital Markets.
** Spunti utili in ottica dei futuri rialzi dei tassi di interesse americani potrebbero giungere dall’intervento della presidente della Fed, Janet Yellen, al Commonwealth Club di San Francisco.
Fed: Williams, graduale rialzo tassi puo’ far crescere economia Usa
Un graduale processo di rialzo dei tassi di interesse permetterebbe all’economia di continuare ad espandersi. Lo sostiene il presidente della Federal Reserve di San Francisco, John Williams, che ritiene “appropriato” che la Fed continui a sollevare i tassi di interesse, pur non specificando quanti rialzi vorrebbe vedere quest’anno.
Secondo il banchiere, aumenti dei tassi costanti eviterebbero che l’economia crescesse troppo rapidamente. Un surriscaldamento dell’economia potrebbe creare nuove bolle finanziarie e potrebbe spingere il tasso di inflazione al di sopra dell’obiettivo della Fed del 2%, costringendo i funzionari ad aumentare il tasso piu’ rapidamente, che potrebbe portare a un nuovo rallentamento.
“Un processo graduale di sollevare i tassi riduce i rischi di un tale risultato”, ha detto Williams, puntualizzando che, inoltre, “permette un processo piu’ agevole e calibrato di normalizzazione, che ci da lo spazio di manovra per adattare le risposte a qualsiasi cambiamento a sorpresa nelle condizioni economiche”. (MF-DJ NEWS)
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Nella giornata di martedì il cambio euro/dollaro ha compiuto un veloce balzo in avanti ed è salito fino a quota 1,0720. La struttura tecnica di breve termine sta migliorando: dopo una breve pausa di consolidamento è possibile un ulteriore allungo, con un primo target a 1,0760 e un secondo obiettivo attorno a 1,0790. Pericolosa una discesa sotto 1,0580 in quanto potrebbe innescare una rapida correzione verso il sostegno posto a ridosso di 1,0510. Soltanto una discesa sotto 1,0450 potrebbe annullare i recenti progressi e innescare una flessione di una certa consistenza.