Tornano a scendere le richieste di mutui da parte delle famiglie americane, nonostante le nuove dichiarazioni del Governatore della Fed, Janet Yellen di congelare i tassi. Nella settimana terminata il 10 giugno, l’indice che misura il volume delle domande di mutuo ha registrato una contrazione di -2,4% dopo il forte rialzo di +9,3% registrato nella settimana precedente. Quanto all’indice relativo alle domande di rifinanziamento ha segnato un decremento di + 0,7%. Lo rende noto la Mortgage Bankers Associations (MBA) precisando che i tassi sui mutui trentennali scendono al 3,79% dal 3,83% del mese precedente. (Teleborsa)
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La riunione della Fed è alle porte: questa sera – mercoledì 15 giugno – a conclusione della due giorni del FOMC e delle Fed, verrà annunciata la decisione sui tassi di interesse e l’aggiornamento sulla politica monetaria della banca centrale degli Stati Uniti?
Cosa aspettarsi dalla riunione della Fed, soprattutto dopo la delusione dai Non Farm payrolls? A quando il prossimo rialzo dei tassi di interesse dalla banca guidata da Janet Yellen?
Riunione Fed: cosa aspettarsi in 5 punti
Poche ore alla conclusione della riunione della Fed di giugno, alla decisione sui tassi di interesse e alla conferenza stampa del presidente Janet Yellen.
Nessun rialzo dei tassi in vista; il tasso di interesse di riferimento rimarrà fermo ai livelli di dicembre, quando la banca centrale degli Stati Uniti ha annunciato il primo rialzo dei tassi i quasi 10 anni.
Il FOMC, commissione decisionale di politica monetaria della Federal Reserve, oggi ha il compito di offrire un’interpretazione ai segnali contrastanti sulla salute dell’economia USA: la debolezza dei dati sul mercato del lavoro contrastano, e non poco, con la crescita della spesa.
Economisti e investitori non sono in attesa di alcuna sorpresa per questa sera ma guarderanno con attenzione le dichiarazioni della Fed, l’aggiornamento trimestrale delle previsioni sull’economia e la conferenza stampa della Yellen in cerca di suggerimenti su quando la banca centrale alzerà i tassi di interesse.
Di seguito una guida su cosa aspettarsi dalla riunione della Fed di giugno e quali aspetti guardare con più attenzione. La decisione sui tassi verrà resa nota alle ore 20:00 sul Calendario Economico. La conferenza stampa, che Forexinfo.it seguirà in diretta streaming e con aggiornamenti in tempo reale, seguirà alle 20:30.
1) Riunione Fed: mercato del lavoro contro crescita
“Le condizioni del mercato del lavoro sono aumentate ancora anche se la crescita dell’economia sembra aver rallentato”.
(Report FOMC, 27 aprile)
Con tutta probabilità la Fed modificherà questa frase, presente nell’ultimo report del FOMC di aprile. La crescita dei nuovi posti di lavoro, infatti, ha rallentato per una media di 81.000 unità per aprile e maggio, contro l’aumento di 196.000 unità nel primo trimestre.
Persiste invece la ripresa della spesa dei consumatori e della fiducia.
Ciò che sarà essenziale monitorare sarà il modo in cui la Fed definirà il cambiamento del mercato del lavoro: sarà definito un evento occasionale o un rallentamento fondamentale? E se ci fosse bisogno di maggiore chiarezza, quanti dati ancora dovranno essere esaminati per chiarire lo stato di salute del mercato del lavoro USA?
2) Riunione Fed: le variazioni sul dot plot
Il “dot plot” della Fed, un grafico a punti realizzato in base alle previsioni sui prossimi movimenti dei tassi di interesse da parte di ciascun membro della commissione, sarò un altro fattore atteso dal mercato.
A marzo, la mediana delle previsioni dava i tassi di interesse in calo a due quarti di punti percentuale, contro i quattro precedentemente previsti.
Se le previsioni scenderanno ancora la Fed lancerà un messaggio molto dovish. Se i membri manterranno le previsioni per due rialzi in arrivo quando i mercati a malapena se ne aspettano uno, potrebbero spingere gli investitori a rivalutare la situazione.
Qualsiasi nuova revisione al ribasso segnalerebbe un percorso di normalizzazione più lento di quanto anticipato.
Gli economisti di Goldman Sachs si aspettano una mediana sui fed funds rate invariata per il 2016, mentre i rialzi nei prossimi anni potrebbero subire una revisione al ribasso.
3) Riunione Fed e la Brexit
«La commissione continua a seguire da vicino gli indicatori di inflazione e gli sviluppi economici e finanziari globali.»
(Report FOMC, 27 aprile)
Una possibile uscita del Regno Unito dall’Unione Europea incombe nel contesto della riunione della Fed di giugno. Il rischio Brexit potrebbe essere un fattore limitante alle modifiche di politica monetaria della banca centrale – anche se rimane improbabile che nominato direttamente il termine “Brexit”.
Il referendum sulla Brexit avrà luogo il 23 giugno e giorno dopo giorno aumenta la volatilità sui mercato in scia dei risultati dei sondaggi Brexit, che danno in vantaggio il SI all’uscita del Regno Unito dall’UE.
La Fed ha già dimostrato lo scorso settembre di reagire agli sviluppi finanziari globali che possono minacciare anche indirettamente l’economia negli Stati Uniti.
La Yellen all’inizio del mese ha riferito che la Brexit potrebbe «cambiare il sentiment degli investitori» e causare «ripercussioni economiche significative».
C’è una buona probabilità che alla presidente venga chiesto da qualche giornalista una view più approfondita. È molto probabile che la Yellen declini.
4) Riunione Fed: le previsioni sull’inflazione
La Fed potrebbe anche rivedere le attese sull’inflazione: in un discorso del 6 giugno a Philadelphia, la Yellen aveva detto di ritenere che le aspettative di inflazione fossero ben salde ma alcuni indicatori sull’inflazione preoccupano.
Alcuni giorni dopo, l’Università del Michigan ha mostrato che attese dei consumatori sull’inflazione a lungo termine sono scese ai minimi storici, da quando le rilevazioni hanno avuto inizio nel 1979.
5) Riunione Fed: il tono della Yellen
Quando la Yellen finirà di leggere il discorso preparato e inizierà a rispondere alle domande degli analisti sarà il momento in cui gli investitori addrizzeranno le orecchie alla ricerca del verso significato del comunicato.
La possibilità di un rialzo dei tassi a luglio è concreta o se la Fed avrà bisogno di più dati per determinare se l’economia – in particolare il mercato del lavoro – potrebbero reggere l’evento?
Le previsioni di Goldman Sachs
Analizziamo le prospettive e le aspettative per l’evento chiave della settimana grazie ad un report ad opera di Goldman Sachs.
Gli analisti di Goldman Sachs confermano l’esclusione del mercato di ogni possibilità di un aumento dei tassi di interesse durante la riunione Fed di giugno.
Poche speranze per un qualche cambiamento sostanziale dalla riunione della Federal Reserve – banca centrale degli Stati Uniti – e del FOMC, commissione decisionale di politica monetaria.
Dopo la debolezza dei dati sul mercato del lavoro per il mese di maggio l’immobilismo potrebbe essere la caratteristica principale della Fed anche nella prossima riunione di luglio.
L’elemento chiave da scoprire seguendo con estrema attenzione la riunione della Fed di giugno è la valutazione del report sul mercato del lavoro da parte della banca centrale statunitense.
Il crollo dei non farm payrolls è solo un fattore passeggero o sta segnalando un peggioramento significativo del mercato del lavoro negli Stati Uniti?
La misura del dato debole dei NFP, secondo Goldman, non può essere giustificato parlando di normali fluttuazioni stagionalizzate.
Ma non è ancora il momento di lanciare l’allarme per tre motivi principali:
- al netto dello sciopero di Verizon, la crescita dell’occupazione non è stata poi così bassa rispetto alle stime di Goldman Sachs e al livello di breakeven
- le revisioni al ribasso durante i mesi precedenti hanno mostrato variazioni dovute all’aggiustamento della stagionalità ma potrebbe essere la fine di un trend
- gli altri indicatori del mercato del lavoro, come le richieste di sussidi di disoccupazione, sono in via di miglioramento.
Per questi fattori il mercato del lavoro potrebbe stare solamente rallentando, piuttosto che invertendo il suo trend di crescita.
La reazione naturale del FOMC durante la riunione della Fed sarà quella di voler aspettare ancora per raccogliere una maggiore quantità di informazioni. Janet Yellen, presidente della Federal Reserve, ancora una volta vorrà lasciare la porta aperta per un possibile rialzo dei tassi di interesse durante il corso dell’anno.
La Fed con molta probabilità non modificherà nulla del suo piano di politica monetaria nella giornata di mercoledì 15 giugno ma sarà ben attenta a specificare che un aumento dei tassi nel prossimo futuro rimane un’opzione presente sul tavolo.
Sul fronte delle previsioni economiche Goldman si aspetta delle piccole variazioni, mentre la mediana delle stime sui tassi di interesse futuri dovrebbe rimanere invariata per quest’anno. Tuttavia, il ritmo del rialzo dei tassi di interesse per il 2016 potrebbe essere rivisto al ribasso.
Oltre ad analizzare le conseguenze dell’andamento del mercato del lavoro nella riunione della Fed di giugno, il mercato sarà impegnato a prezzare le probabilità sulle tempistiche del prossimo rialzo dei tassi di interesse.
Ad esempio, ad oggi Goldman vede la possibilità di un’azione nella riunione di luglio al 35% (in calo dal 40% precedente). Mentre le probabilità che la Fed agisca e aumenti i tassi durante la riunione di settembre sono in salita al 35%.
Con un tasso di disoccupazione al 4.7%, il buon andamento della crescita dei salari e il contesto finanziario molto vantaggioso c’è un limite al tempo in cui la Fed può lasciare i tassi di interesse così bassi come quelli attuali.