Il ministro degli esteri Gentiloni a Pechino dice che la Cina e’ interessata soprattutto ad un risultato politico, che ha ottenuto con l’ adesione di 57 Paesi tra cui anche Regno Unito, Germania e Francia.
PECHINO, 27 APR – Buoni rapporti politici tra i governi di Italia e Cina sono fondamentali per sviluppare rapporti economici di mutuo vantaggio, come quelli che si stanno costruendo negli ultimi anni tra i due Paesi. Il ministro degli esteri Paolo Gentiloni, aprendo oggi a Pechino la sesta riunione governativa insieme al suo omologo cinese Wang Yi, ha ricordato che l’ Italia e’ stato l’ anno scordo il secondo Paese dell’ Europa – dopo il Regno Unito – per mole di investimenti cinesi ricevuti.
Nel corso delle discussioni, ha aggiunto Gentiloni, sono stati affrontati anche problemi politici internazionali di primo piano, come la crisi nello Yemen e la riforma dell’ Onu. Gentiloni e Wang Yi hanno parlato anche del Nepal, il Paese confinante con la Cina sconvolto da un devastante terremoto che ha provocato la morte di oltre tremila persone. Tra le vittime, decine di cittadini cinesi che vivono nel Tibet, al confine col Nepal, e qualche vittima italiana, alle quali Gentiloni ha voluto rivolgere il pensiero nel discorso col quale, in serata, ha salutato decine di italiani e di cinesi riuniti nei locali dell’ Ambasciata italiana di Pechino. Gentiloni ha sottolineato che la Cina attribuisce “un’ enorme importanza” all’ Expo di Milano, che apre i battenti tra pochi giorni. “Saranno presenti con tre o quattro padiglioni e hanno investito somme ingenti nell’ operazione. Oltre alla giornata cinese dell’ 8 giugno alla quale sara’ presente un vice primo ministro hanno organizzato diverse delegazioni territoriali, in una delle quali verra’ il sindaco di Shanghai. Questo dimostra che la considerano una grande opportunita’ per presentare le loro imprese, i loro territori, per trovare occasioni di business, anche perche’ hanno vissuto un Expo recentemente”, ha affermato il ministro. “In questo quadro e’ stato raggiunto con l’ Unione Europea un compromesso sui visti, ritardando l’ entrata in vigore di alcune regole piu’ severe per non danneggiare l’ Expo”.
Gentiloni ha aggiunto che il governo cinese “ha fatto i complimenti” all’ Ambasciata italiana a Pechino per la rapidita’ con la quali vengono rilasciati i visiti a turisti cinesi, anche se impegnati in viaggi individuali. Gentiloni ha incontrato oggi un gruppo di dirigenti dell’ impresa cinese Huawei, un gigante dell’ alta tecnologia che ha creduto nell’ Italia, investendoci e creando, a Milano, uno dei suoi centri per la ricerca. Il ministro ha poi sottolineato che la Cina “una certa importanza” alla creazione dell’ Asian Infrastructure Investment Bank (Aiib), l’ istituto che ha promosso per convogliare risorse finanziare nella realizzazione di infrastrutture sulla “nuova via della seta”.
Il ministro ha precisato che l’ Italia “partecipa a questa iniziativa” e che “lavorera’ perche’ adotti gli standard di governance internazionali e perche’ sia complementare e non ostile ad altre istituzioni internazionali come l’ Asian Development Bank”. Su questo punto Gentiloni si e’ dichiarato “ottimista”, perche’ la Cina e’ interessata soprattutto ad un risultato politico, che ha ottenuto con l’ adesione di 57 Paesi tra cui, oltre all’ Italia, Regno Unito, Germania e Francia. La visita di Gentiloni in Cina prosegue domani con l’ incontro col vicepresidente Li Yuanchao. In seguito, il ministro di rechera’ a Chongqing, nel sudovest della Cina per inaugurare formalmente il consolato italiano che e’ attivo dall’ anno scorso nella metropoli.
di Beniamino Natale (ANSA)