Lavoro in nero, un esercito di 2 milioni di persone

Lo rivela una nuova analisi. Economia sommersa del valore pari a 41 miliardi  e una evasione di 25 miliardi di imposte e contributi”.  Ogni anno un esercito di …

Lo rivela una nuova analisi. Economia sommersa del valore pari a 41 miliardi  e una evasione di 25 miliardi di imposte e contributi”. 

Ogni anno un esercito di circa 2 milioni di persone lavorano in nero “completamente sconosciuti alle autorità”. E producono, secondo quanto afferma un’analisi fornita all’ANSA dalla Fondazione studi dei Consulenti del lavoro sull’attività ispettiva di Ministero del Lavoro-Inps-Inail del 2014 e de primi 6 mesi 2015, un’economia sommersa del valore pari a “41 miliardi e 837 milioni” e “una evasione di 25 miliardi di imposte e contributi”.

Nel 2014 sono state messe sotto la lente 221.476 aziende, nelle quali sono affiorati 77.387 rapporti di lavoro non denunciati, nei primi sei mesi dell’anno in corso, invece, su 106.849 realtà produttive passate al setaccio sono stati individuati circa 31.394 occupati totalmente in nero.

Si tratta di numeri “importanti” che, commenta il presidente della Fondazione studi dei Consulenti del lavoro Rosario De Luca, “devono fare riflettere”.

Inquadrare correttamente i dipendenti “limiterebbe lo sfruttamento e metterebbe a disposizione della collettività cifre vicine a quelle di una Legge di Stabilità”.

Dinanzi a un plotone di 2 milioni di occupati in nero, il legislatore deve creare  le”condizioni normative per incentivare le assunzioni, ad esempio abbassando strutturalmente il costo del lavoro” nel contempo, conclude De Luca, “agli imprenditori spetta la regolarizzazione dei propri dipendenti”.
   

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