I programmi di Le Pen e Macron sono ben diversi tra di loro e le idee dei due candidati dell’Eliseo risultano ora importanti per capire come si evolverà la situazione. Il secondo turno di elezioni si terrà il 7 maggio 2017 e le sorti dell’Europa saranno decise in questa giornata.
I due candidati, dopo il primo turno di elezioni, si trovano adesso a cercare di convincere gli elettori che non li hanno scelti nel primo turno.
Il programma di Marine Le Pen è fondato sull’uscita della Francia dalla moneta unica e dalla stessa Unione europea. L’obiettivo principale per la candidata del Front National è favorire i francesi e combattere l’immigrazione nel paese. Uno spazio importante ha anche la lotta al terrorismo e l’applicazione di un’economia più protezionista, in modo da favorire la Francia nelle esportazioni.
Il programma di Macron è invece uno dei più filoeuropeisti che la Francia abbiamo mai visto. Per Macron il problema del terrorismo nel paese non è da legare ai flussi migratori, ma da altri fattori interni ed esterni al paese. Macron ha da sempre mostrato come la comunicazione con l’Unione europea potrebbe essere il modo per rinnovare non solo il proprio paese, ma tutta l’Europa in generale.
Due programmi di gran lunga differenti, non solo nei loro punti chiave, ma anche nella loro struttura. Emmanuel Macron ha infatti un programma molto fitto e con molte promesse per il futuro, mentre gli obiettivi della Le Pen sono molti meno di quelli di Macron, ma con una chiara struttura su come verranno applicate le sue idee.
Di seguito vediamo i programmi di Macron e Le Pen a confronto sulle principali tematiche che interessano alla Francia e l’intera Europa. Il 7 maggio si deciderà quale dei due candidati ha convinto di più l’elettorato.
Programmi Le Pen-Macron a confronto: sicurezza e immigrazione
I risultati elettorali del 23 aprile 2017 hanno stabilito che al secondo turno di votazioni andranno Marine Le Pen e Emmanuel Macron.
In entrambi i programmi dei candidati la sicurezza e le politiche da applicare ai flussi migratori sono punti nevralgici.
La Francia negli ultimi mesi è infatti stata oggetto, in più occasioni di attentati terroristici, che hanno portato i cittadini ad avere paura per la propria sicurezza. Era abbastanza scontato quindi che nei programmi elettorali questi sarebbero stati elementi importanti; i due candidati hanno però affrontato la questione in modo differente:
- Macron: propone di aumentare l’organico della sicurezza nelle carceri, con 10.000 nuovi posti, ma soprattutto vuole creare 15.000 nuovi posti per le carceri della Francia. Nei nuovi posti per i detenuti un certo numero sarà riservato alla detenzione dei foreign fighters.
Nelle ultime ultime settimane ha poi aggiunto la possibilità di istituire nuovamente le leva obbligatoria in Francia, con una proposta molto simile a quella della Lega Nord in Italia.
Per quanto riguarda l’immigrazione invece non ci sono dei punti del programma di Macron particolarmente legati a ciò. L’unica questione di cui si parla è la possibilità di istituire una guardia di frontiera, sullo stile Frontex.
- Le Pen: uno dei punti nevralgici del programma di Marine Le Pen è proprio la lotta all’immigrazione e la sicurezza delle frontiere. Primo punto è l’abbandono di Shengen, in modo da ristabilire le frontiere nazionali. In caso venisse eletta i nuovi posti nelle carceri sarebbero 40.000 e si inizierebbe con la messa in sicurezza delle periferie delle grandi città.
Per le famiglie con minori recidivi inoltre ha previsto il blocco di qualsiasi tipo di sussidio, il blocco della naturalizzazione per chi entra in Francia in modo illegale e la riduzione dell’immigrazione nel paese a 10.000 unità l’anno. Tra le proposte ci sono anche delle idee che andrebbero contro le norme sancite dall’Unione europea (come ad esempio il blocco del risarcimento di alcune spese sanitarie agli immigrati regolari).
Programmi Macron-Le Pen a confronto: economia e lavoro
Idee ben distinte i due candidati hanno anche per quello che riguarda il modo di far ripartire la Francia, che vede la sua economia in un momento di stagnazione. Le proposte dei candidati per risolvere la questione sono di gran lunga differenti, le proposte sono infatti le seguenti:
- Le Pen: proposta cardine è il “protezionismo intelligente” un modo con cui si applicherebbero delle barriere doganali ai prodotti di punta della Francia e si cercherebbero di penalizzare le aziende che hanno portato la produzione fuori dal paese. I prodotti non saranno soggetti tutti ai dazi, dal momento che non tutto viene prodotto dalla Francia, e quindi anche nell’importazione di questi prodotti non si avrebbero rincari.
Nel programma della Le Pen per l’economia francese il modo per riprendersi sarebbe inoltre il ritorno alla moneta unica, abbandonando l’Euro prima e l’Unione poi. Per l’uscita dall’Euro verrebbe proposto un referendum popolare e in base all’esito si deciderebbe in che modo proseguire.
Tra le proposte della Le Pen c’è inoltre quella di finanziare il debito pubblico francese, che avverrebbe mediante la Banca nazionale francesce, ma anche l’abbassamento dell’età pensionabile.
Altro punto importante è l’abolizione della contestata Loi Travail, della quale rimarrebbero solo le 35 ore lavorative a settimana. Si passerebbe poi ad un piano di defiscalizzazioni per le assunzioni dei giovani fino a 21 anni (verrebbero quindi tagliati fuori coloro che hanno effettuato studi universitari) e una riduzione della tassazione sul reddito del 10%.
- Macron: fitto anche il programma di proposte del candidato di En Marche!, strutturato con 400 esperti a capo dei quali vi era l’ex ministro dell’Economia Jean Pisani-Ferry. Il primo punto è senza dubbio l’Europa e il rispetto del contenimento del deficit a 3%.
Nel caso in cui Macron dovesse essere eletto verrebbero poi stanziati 50 miliardi per sostenere la digitalizzazione del paese e l’ecologia. Un’efficiente amministrazione pubblica porterà poi a coprire le spese e la razionalizzazione delle risorse; proprio questo è uno dei punti più oscuri del programma di Emmanuel Macron, che è stato da più parti criticato.
Per il mercato del lavoro la proposte sono invece di estendere il sussidio di disoccupazione anche a coloro che si licenziano e ai liberi professionisti. Si popone inoltre un aumento dei contributi per le pensioni e dell’assegno delle pensioni minime che cresceranno di 100€.
L’intenzione è inoltre quella di portare i lavoratori a rifiutare i contratti saltuari, aumentando invece gli sgravi per l’assunzione tramite contratto stabile.
In entrambi i casi le coperture che sono state proposte non sono sufficienti a realizzare tutti gli obiettivi economici e le politiche di welfare studiate. Se il programma della Le Pen costerebbe la bellezza di 85 miliardi di euro, per quello di Macron le stime non sono possibili, dati i critici punti oscuri che si riscontrano.
Programmi Le Pen-Macron a confronto: politica estera
Le idee di Marine Le Pen riguardo alla politica estera che verrà seguita, nel caso diventasse presidente sono piuttosto chiare. La candidata di estrema destra ha puntato molto sull’uscita della Francia dall’Unione europea nel suo programma, portando questo obiettivo ad essere uno dei cardini nella sua campagna elettorale.
Vediamo nel dettaglio cosa prevedono di fare i due candidati per il tema della politica estera:
- Le Pen: non è mistero che Marine Le Pen abbiamo come obiettivo della sua presidenza l’uscita dall’Unione europea e dalla Nato per la Francia. In una delle sue tappe elettorali ha messo in luce come Bruxelles avrà 6 mesi per accogliere le sue richieste e nel caso in cui ciò non avvenisse chiamerebbe i francesi alle urne per la Frexit.
- Macron: il candidato di En Marche! è invece uno dei principali sostenitori dell’UE, uno dei punti cardine del suo programma è infatti la possibilità di riformare l’Europa e di ripartire con spirito nuovo. Nel suo programma elettorale sono infatti molte le proposte che parlano di Europa, dalla possibilità di distribuire i 73 seggi del Regno Unito con elezioni comunitarie, fino alla proposta di avere un Bilancio europeo.
L’Unione europea è un elemento importante per la crescita del paese secondo Macron, che deve non solo essere rafforzato, ma anche salvaguardato. Per questo tra le proposte c’è anche quello di istituire un organo militare condiviso e di istituire un consiglio di sicurezza comunitario del quale facciano parte gli stati membri.
Programmi Macron-Le Pen a confronto: l’ambiente
Se Marine Le Pen punta tutto sull’uscita dall’Euro e sulla lotta all’immigrazione, Macron sogna la Francia leader nella protezione dell’ambiente e della salvaguardia del pianeta.
Anche per il tema dell’ambiente i due programmi sono molto differenti e si strutturano nel seguente modo:
- Macron: lo smantellamento delle centrali a carbone, avverrà nei 5 anni stabiliti; verranno stanziati dei fondi per dare bonus a coloro vogliono acquistare auto a basso consumo e si punterà tutto sull’energia rinnovabile.
Questo il progetto che vuole mettere in pratica il candidato di En Marche!nel caso in cui venisse eletto.
L’ecologia è infatti una delle basi importanti del movimento di cui è il principale esponente e di conseguenza il suo programma lascia ampio spazio a questo punto.
- Le Pen: nel suo programma non ci sono riferimenti espliciti ai trattati di Parigi e alle limitazioni di emissioni di CO2. Anche Marine Le Pen propone di abbandonare le energie fossili, ma non in favore delle rinnovabili, bensì dell’energia nucleare.
Le nuove regole imposte per il protezionismo intelligente porteranno inoltre la Francia all’autarchia alimentare e ad un maggiore rispetto per le proprie risorse.
Uno dei punti che maggiormente danneggia l’ambiente e l’equilibrio del pianeta, secondo Marine Le Pen, è infatti la globalizzazione e ponendo un freno da essa si potranno avere dei giovamenti.
Obiettivi diversi per due candidati differenti
Macron e Le Pen si rivolgono a due fette di elettorato differenti e proprio per questo i loro programmi elettorali hanno degli obiettivi diametralmente opposti. Nella visione di Macron c’è infatti una nuova politica per la Francia e un nuovo modo di governare e concepire l’intera politica.
Marine Le Pen mira invece a portare la Francia ad essere nuovamente un paese leader, che non debba sottostare alle regole e alle decisioni dell’UE. Il nazionalismo e la difesa dei valori francesi sono la chiave del programma della candidata del Front National.
Si dovrà attendere il 7 maggio per capire quale delle due proposte convince di più la Francia e su quale dei due candidati vogliono puntare gli elettori.
Fonte: ultimora.news