Il costo delle materie prime spedite via nave è sceso a un nuovo livello minimo record, una conferma che l’economia in tutto il mondo sta frenando. Il motivo principale è che la crescita della domanda cinese di minerale di ferro e carbone sta rallentando, ed essendo la maggiore componente del settore dei carichi, questo fatto danneggia l’intero settore.
Il Baltic Dry Index, una misura sulle tariffe di spedizione in tutto il mondo basata sui carichi secchi, dal carbone, al minerale di ferro, ai cereali, è sceso a 504 punti, il livello più basso storicamente del Baltic Exchange di Londra, che tiene conto di dati risalenti al 1985. Tra le cause del calo gli armatori lamentano il rallentamento della crescita economica in Cina, che si traduce in un indebolimento della domanda di minerale di ferro importato, la merce usata per fare l’acciaio.
“Il problema principale è la mancanza di domanda di minerale di ferro dalla Cina,” ha confermato a Bloomberg Eirik Haavaldsen, un analista specializzato nel settore trasporto che lavora a Pareto Securities AS di Oslo. “Questo mercato si sta rivelando un disastro e le tariffe sono un riflesso di questa situazione. Il mercato fa paura e non sembra che ci sia vita, nel breve termine”.
Gli acquisti di minerale di ferro da parte della Cina aumenteranno solo +1% nel 2016, circa la metà dell’espansione di quest’anno e il ritmo più debole in sei anni, secondo i dati di Clarkson Plc, il più grande broker marittimo del mondo. Il commercio globale della materia prima aumenterà al ritmo più lento dalla frenata dell’economia globale del 2001, dopo gli attacchi terroristici alle Torri Gemelle. L’economia cinese crescerà +6,5% nel 2016, il minimo in una generazione, secondo le previsioni degli economisti raccolte in un sondaggio di Bloomberg.
Il Baltic Dry è sceso -2,9%, portando il calo quest’anno a -36%. Il tasso giornaliero per le navi Capesize, così chiamate perché non possono passare attraverso le chiuse del canale di Panama, è crollato del 7,2% a $4.015. Tutti e cinque i tipi di navi seguite dal Baltic Exchange sono in calo. Le navi Panamaxes, le più grandi autorizzate a passare attraverso il Canale di Panama, hanno visto il tasso giornaliero calare -1.9% a $3.737 al giorno.
Non è solo un rallentamento nel minerale di ferro che crea la pressione ribassista. Il carbone, la seconda più grande componente dei carichi secchi, si sta pure indebolendo. Il commercio globale della materia prima combustibile usata per la produzione di acciaio crescerà del 2% quest’anno, secondo i dati di Clarkson. Gli acquisti dalla Cina scivoleranno -5,7% il prossimo anno a 159,7 milioni di tonnellate.
La flotta navale globale infine è oggi troppo grande per la quantità di merci che devono essere effettivamente spedite a livello internazionale, in funzione del record di ordini di nuove navi, risalente a una fase in cui l’economia stava raggiungendo nuovi record dieci anni fa.
Fonte: Bloomberg
segnalato da ronin e Nakatomy