Non solo Merkel, anche Macron non ‘sfonda’: europeisti in calo in Francia

Primo ko per il presidente: al rinnovo dei seggi al Senato 159 scranni ai Republicains, La République en Marche si ferma a 28.

Prima batosta elettorale per Emmanuel Macron: il voto domenica 24 settembre per il rinnovo di circa la metà dei seggi del Senato ha visto la destra dei Republicains rafforzare sensibilmente la propria presenza nella camera alta, mentre il partito del presidente, La République en Marche, si ritrova con soli 28 senatori. “Avremmo voluto fare meglio”, ha ammesso il capogruppo in Senato di LRem, Francois Patriat.

I Republicains arrivano a 159 seggi con l’elezione, a fronte dei 142 attuali. “E’ un primo avvertimento a Macron”, ha detto Laurent Wauquiez, candidato alla presidenza del partito.

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Va sottolineato che i senatori sono scelti da circa 76.000 eletti locali e deputati, non dal generale elettorato, cosa che ha probabilmente messo in svantaggio LRem, nato solo nell’aprile 2016 e ancora poco radicato sul territorio a livello nazionale. I socialisti da parte loro hanno limitato i danni malgrado la pesante sconfitta alle presidenziali e alle legislative e si ritrovano con 81 senatori, perdendo cinque seggi.

Francia, per Macron ‘luna di miele’ già finita: popolarità in caduta libera

Il risultato del voto di ieri non dovrebbe impattare in modo significativo sullo spazio di manovra di Macron, concentrato sul fronte interno a promuovere un piano di riforme economiche.

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Proprio nel giorno della prima sconfitta elettorale, inoltre, dopo mesi di tassi di popolarità in calo, è giunta per l’inquilino dell’Eliseo una buona notizia: un sondaggio pubblicato dal Journal de Dimanche indica che il 45% dei consultati approva l’operato presidenziale, in crescita dal 40% del mese scorso.

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