Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, potrebbe annunciare il prossimo 12 ottobre, in un discorso alla Casa Bianca, la sua intenzione di revocare l’accordo nucleare con l’Iran, secondo quanto riporta il Washington Post. Trump motiverà la sua decisione affermando che l’intesa non è nell’interesse degli Stati Uniti. Una mossa questa – si legge sul quotidiano americano – che segnerà il primo passo di un processo che potrebbe tradursi nel ripristino delle sanzioni degli Stati Uniti contro l’Iran.
Trump ai militari Usa: “Calma prima della tempesta”
Inoltre, Donald Trump ha lanciato un messaggio criptico dopo un incontro con i leader del corpo militare americano, avvenuto nella serata americana di giovedì 5 ottobre alla Casa Bianca. “Forse è la calma dopo la tempesta”, ha detto il presidente Usa. Non è dato sapere cosa intendesse. “Che tempesta?”, ha chiesto un giornalista presente: “Sull’Iran? Sull’Isis? Su cosa?”. Il Commander in chief non ha risposto. Si è limitato a dire che gli Stati Uniti hanno “i migliori militari al mondo”. A chi, a quel punto, gli ha richiesto di che tempesta stesse parlando, Trump ha replicato: “Lo scoprirete”.
Non è chiaro quali argomenti siano stati discussi durante l’ultimo appuntamento di Trump previsto nella sua agenda. L’incontro con i funzionari di massimo livello dedicati alla sicurezza nazionale tra cui il segretario alla Difesa, James Mattis, c’è stato nello stesso giorno in cui il Washington Post ha riferito che Trump intende dire che lo storico accordo sul nucleare iraniano non è nell’interesse nazionale degli Stati Uniti. Una decisione su un’intesa che rappresenta una delle principali vittorie diplomatiche di Barack Obama verrà annunciata la settimana prossima; essa potrebbe spianare la strada a nuove sanzioni Usa contro Teheran. Non solo.
L’approccio di Trump pensato teoricamente per modificare l’accordo rischia di minacciare forse più di ogni altra questione la coesione transatlantica. Scontri con Paesi alleati sono quasi garantiti. Nessuno dei tre Paesi europei che hanno siglato l’accordo sul nucleare – Regno Unito, Francia e Germania – crede che l’Iran stia violando l’accordo e ognuno di loro ha detto pubblicamente che non verrà rinegoziato.