Papa Francesco: “La terza guerra mondiale è stata dichiarata”

Il Pontefice parla chiaro: "Un paio di mesi prima dell'inizio della guerra ho incontrato un capo di Stato, un uomo saggio, mi ha detto che era molto preoccupato per come si stava muovendo la Nato".

(WSC) ROMA – “Qualche anno fa mi è venuto in mente di dire che stiamo vivendo la terza guerra mondiale, a pezzi e a bocconi. Ecco, per me oggi la terza guerra mondiale è stata dichiarata. E questo è un aspetto che dovrebbe farci riflettere. Che cosa sta succedendo all’umanità che in un secolo ha avuto tre guerre mondiali?”. Se lo chiede Papa Francesco rispondendo alle domande in un’intervista con i 10 direttori delle riviste della Compagnia di Gesù che verrà pubblicata su ‘La Civiltà Cattolica’ e anticipata da La Stampa.

“Dobbiamo allontanarci dal normale schema di ‘Cappuccetto rosso’ – dice Bergoglio – Cappuccetto rosso era buona e il lupo era il cattivo. Qui non ci sono buoni e cattivi metafisici, in modo astratto. Sta emergendo qualcosa di globale, con elementi che sono molto intrecciati tra di loro”.

>>> L’intervista integrale su La Civiltà Cattolica (testo + podcast)

Il Papa risponde a una domanda sulla guerra in Ucraina e fa una considerazione geopolitica: “Un paio di mesi prima dell’inizio della guerra ho incontrato un capo di Stato, un uomo saggio, che parla poco, davvero molto saggio. E dopo aver parlato delle cose di cui voleva parlare, mi ha detto che era molto preoccupato per come si stava muovendo la Nato. Gli ho chiesto perché, e mi ha risposto: ‘Stanno abbaiando alle porte della Russia. E non capiscono che i russi sono imperiali e non permettono a nessuna potenza straniera di avvicinarsi a loro’. Ha concluso: ‘La situazione potrebbe portare alla guerra’. Questa era la sua opinione. Il 24 febbraio è iniziata la guerra. Quel capo di Stato ha saputo leggere i segni di quel che stava avvenendo”, ha aggiunto Francesco.

Secondo il pontefice “quello che stiamo vedendo è la brutalità e la ferocia con cui questa guerra viene portata avanti dalle truppe, generalmente mercenarie, utilizzate dai russi. E i russi, in realtà, preferiscono mandare avanti ceceni, siriani, mercenari. Ma il pericolo è che vediamo solo questo, che è mostruoso – avverte il pontefice – e non vediamo l’intero dramma che si sta svolgendo dietro questa guerra, che è stata forse in qualche modo o provocata o non impedita. E registro l’interesse di testare e vendere armi. È molto triste, ma in fondo è proprio questo a essere in gioco”.

“Qualcuno può dirmi a questo punto: ma lei è a favore di Putin! No, non lo sono – chiarisce papa Francesco – sarebbe semplicistico ed errato affermare una cosa del genere. Sono semplicemente contrario a ridurre la complessità alla distinzione tra i buoni e i cattivi, senza ragionare su radici e interessi, che sono molto complessi. Mentre vediamo la ferocia, la crudeltà delle truppe russe, non dobbiamo dimenticare i problemi per provare a risolverli. È pure vero che i russi pensavano che tutto sarebbe finito in una settimana – conclude l’analisi del pontefice – ma hanno sbagliato i calcoli. Hanno trovato un popolo coraggioso, un popolo che sta lottando per sopravvivere e che ha una storia di lotta”. (AGI)

"Terza guerra mondiale" di Luca Ciarrocca

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