L’agenzia di rating Standard and Poor’s ancora nero per gli Stati Uniti ed avverte la mancata approvazione della legge di bilancio potrebbe aprire la crisi più pesante mai vista in USA, peggiore di quella che iniziò con il crack di Lehman Brothers.
S&P Global Ratings ha avvertito la Casa Bianca ed il Congresso che il mancato aumento del tetto del debito potrebbe dare avvio ad una crisi più “catastrofica” di quella del 2008, iniziata con il fallimento della banca d’affari Lehman Brothers.
“Mentre crediamo che il Senato farà passare l’accordo per aumentare il tetto del debito, l’impatto di un default del governo USA sarebbe peggiore del crollo di Lehman Brothers nel 2008, devastando i mercati e l’economia”, ha affermato Beth Ann Bovino, capo economista di S&P per gli USA.
L’aumento del tetto del debito, da approvare entro il 29 settembre, è necessario per permettere al Tesoro USA di finanziare le spese governative. Si tratta infatti del limite oltre il quale Washington non può più emettere nuovo debito (bond) per finanziare le spese correnti e ripagare i debiti in scadenza.
Naturalmente, gli Stati Uniti riuscirebbero ad evitare un default, ma per S&P una situazione siffatta abbatterebbe la spesa pubblica, facendo ricadere gli USA in recessione e mandando in fumo tutti gli sforzi fatti in questi ultimi anni.
Tecnicamente, il tetto del debito è stato raggiunto a marzo di quest’anno, ma il Dipartimento del Tesoro ha usato le cosiddette “misure straordinarie”, riuscendo a strappare altri sei mesi di tempo. A luglio, il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin aveva avvertito Capitol Hill che tali misure sarebbero scadute a fine settembre.
La mancata approvazione farebbe scattare lo “shutdown”, cioè il blocco degli uffici governativi, sino a quanto questo aumento e la legge di bilancio non sarà approvata.