Tre importanti catene di farmacie negli Stati Uniti stanno ora ritirando dagli scaffali Zantac, il farmaco per il bruciore di stomaco di Sanofi, quotata al Nasdaq, dopo un allarme della FDA sulla presenza di potenziali bassi livelli di un probabile cancerogeno umano.
Il farmaco rimosso dagli scaffali
CVS (quotata al NYSE) aveva precedentemente ritirato il farmaco e adesso Walgreens (quotata al Nasdaq) e Rite Aid (NYSE) si sono uniti a quest’azione preventiva rimuovendo il farmaco. La FDA ha affermato che alcuni medicinali contenenti ranitidina, incluso Zantac, contengono NDMA a livelli bassi (livelli che a malapena superano le quantità che ci si potrebbe aspettare di trovare negli alimenti comuni, recita il comunicato). Tutte e tre le farmacie accettano il farmaco dai clienti che lo hanno già comprato per i rimborsi.
La situazione in Italia
Nella lista aggiornata dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) vi rientrano anche alcuni lotti di prodotti molto diffusi, come Buscopan Antiacido e Zantac, di cui è vietata l’assunzione. Di fatto, spiega l’ente regolatorio all’Ansa, «qualsiasi medicinale contenga questo principio attivo è attenzionato e oggi non disponibile sul mercato».
Sono 515 i lotti di farmaci contenenti ranitidina bloccati e circa 195 quelli ritirati dal mercato a causa della presenza di una impurità potenzialmente cancerogena, in tutto circa 700 lotti di medicinali usati contro l’ulcera e il reflusso gastrico.
Lo scorso 20 settembre è stata diffusa una prima lista di 195 lotti di farmaci contenenti il principio attivo ranitidina prodotto dall’officina Saraca Laboratories Ltd in India e ritirati in quanto contenti la N-nitrosodimetilammina (Ndma), tra cui 17 lotti di Zantac, 32 di Ranitidina Hex, 77 di Ranitidina Ratiopharm: tutti questi non si trovano più in commercio e chi li ha casa deve cestinarli.
La seconda lista dell’Aifa del 23 settembre
Oltre a questa, vi è però una seconda lista, aggiornata al 23 settembre, che contiene invece circa 515 lotti di farmaci bloccati, ovvero non ancora ritirati dalla catena di vendita e distribuzione, ma per i quali è stato imposto un divieto di commercializzazione e di utilizzo in attesa che le analisi chiariscano se sia o meno il caso di ritirarli: in questo caso non è necessario eliminarli ma bisogna attendere gli esiti dei controlli. Tra questi, 13 lotti di Buscopan Antiacido in compresse, 79 lotti di Ranidil, 50 di Raniben, 22 di Ranibloc, 12 di Ranitidina Zentiva, 5 di Ulcex e molti equivalenti come Ranitidina Mylan Generics.