Era stato l’unico esperto a prevedere la vittoria di Donald Trump, basando le sue previsioni su un complicato sistema statistico, incentrato sulla popolarità dei partiti. Negli Stati Uniti il professor Allan Lichtman dell’American University, era diventato una celebrità a ridosso del voto di novembre. Il presidente eletto, nei giorni successivi al trionfo, gli aveva addirittura inviato una lettera di congratulazioni, ringraziandolo per la profezia. Il suo metodo aveva infallibilmente predetto gli esiti delle otto ultime elezioni.
L’impeachment di Trump è scientificamente prevedibile
Oggi, però, il professore lancia un nuovo pronostico: Trump sarà coinvolto in un processo di impeachment e presto il nuovo presidente sarà il suo vice Mike Pence. L’ipotesi – ovviamente basata su studi rigorosi – è contenuta nel nuovo libro “The case for impeachment” in uscita la prossima settimana e anticipato a Politico.
“Quello che Trump ha trascurato è stata la mia prossima grande previsione, ovvero il fatto che dopo aver vinto la presidenza, subirà un processo di impeachment”. Il saggio indica le motivazioni storiche che spinsero i padri fondatori a prevederlo nella Costituzione, ma soprattutto individua i casi per cui i presidenti ancora oggi possono incappare in questo processo legale che prevede la messa in stato d’accusa da parte della Camera a maggioranza assoluta e successivamente il voto al Senato per la rimozione del presidente dall’ufficio con maggioranza di due terzi.
“Trump minaccia istituzioni e tradizioni Usa”
Il libro spiega “come Trump minacci oggi istituzioni e tradizioni che hanno conservato l’America libera e sicura per 230 anni” e anche perché “un Congresso a maggioranza repubblicana potrebbe procedere a un impeachment per un presidente del proprio partito”.
I rischi per Trump si sintetizzano in tre punti:
- Gli affari privati della Trump Organization
- Le relazioni con la Russia
- Il complicato rapporto dell’inquilino della Casa Bianca con la verità e le fake news
Per Lichtman l’impeachment continua a svolgere una funzione vitale e salutare nell’equilibrio delle istituzioni: “Nell’America di oggi, la giustizia verrà realizzata non attraverso la rivoluzione, bensì con il rimedio pacifico e costituzionale dell’impeachment, ma solo se il popolo lo richiederà”. (AGI)
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Risale al 50% l’indice di gradimento per Donald Trump, dopo le ultime esibizioni di muscoli in Siria e in Afghanistan.
Secondo l’ultimo sondaggio quotidiano Rasmussen, ripostato dallo stesso Trump su Twitter, il 50% del campione approva l’operato del presidente.
Il rating aveva raggiunto il suo punto più alto (59%) dopo l’Inauguration day, ma poi era scivolato al 42%. Questo e’ il primo recupero in circa un mese. (Ansa)