Almeno tre persone sono state uccise in Venezuela durante le proteste di ieri contro il governo di Nicolas Maduro: secondo quanto riporta oggi la Bbc online, oltre al 17enne morto a Caracas e alla donna di 23 anni uccisa a San Cristobal, nell’ovest del Paese, una guardia nazionale e’ morta a sud della capitale.
Decine di migliaia di persone sono scese in piazza in tutto il Paese per chiedere nuove elezioni e il rilascio di leader dell’opposizione in carcere.
Allo stesso tempo, sostenitori del governo hanno organizzato una contromanifestazione a Caracas, mentre il presidente Maduro ha detto che oltre 30 persone sono state arrestate. (Ansa)
Venezuela, polizia reprime proteste anti Maduro dopo il golpe
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E’ di tre morti e circa 30 arresti il bilancio delle manifestazioni di ieri in Venezuela contro il presidente Nicolas Maduro. L’opposizione venezuelana ha convocato una nuova protesta per oggi, invitando “tutto il popolo a mobilitarsi”, al termine di una giornata che ha visto scendere in strada centinaia di migliaia di oppositori al capo dello Stato a Caracas e in numerose altre città del Paese.
Un adolescente di 17 anni è morto per le ferite riportate alla testa, dopo che degli sconosciuti in moto hanno aperto il fuoco contro un gruppo di manifestanti a San Bernardino, a Nord-Ovest della capitale. In modo analogo ha perso la vita una giovane donna di 23 anni a San Cristobal.
Secondo alcuni testimoni, in entrambi i casi, chi ha aperto il fuoco farebbe parte dei “collettivi”, gruppi di civili armati dal governo. In serata, un responsabile del governo, Diosdado Cabello, ha annunciato alla televisione pubblica che un militare – membro della Guardia nazionale – è stato ucciso dai manifestanti alla periferia di Caracas.
Gli scontri sono proseguiti, in modo sporadico, anche durante la notte.
“Occorre uscire dalla dittatura. Siamo stanchi, non vogliamo le elezioni per mandare via Maduro che ha distrutto il paese”, ha detto uno dei manifestanti, Ingrid Chacon.
Il presidente, da parte sua, da martedì ha rafforzato la presenza militare e della polizia nelle strade e ieri ha annunciato l’arresto di almeno 30 persone, accusate di volere provocare violenze durante le manifestazioni.
Maduro ha inoltre spiegato di “essere sul punto di smantellare il colpo di Stato terroristico” fomentato – a suo dire – dagli Stati Uniti. (Askanews – fonte afp)