Le autorità americane hanno allagato di proposito l’ingresso di una frequentata stazione della metropolitana. Obiettivo: verificare quanto la città di New York sia pronta ai possibili effetti nefasti del cambiamento climatico. L’MTA in questi giorni sta infatti testando un sistema di sicurezza che blocca l’acqua in caso di un’emergenza come un’inondazione.
L’impatto visivo è impressionante, con l’area di accesso che è rimasta completamente allagata per diverse ore. Mercoledì scorso i passanti che sono transitati vicino alle scale che portano alla stazione di Broadway della linea G della metropolitana, a Brooklyn, una delle più frequentate del quartiere, devono essersi presi un bello spavento.
L’ingresso – situato nel cuore della mecca degli hipster, Williamsburg – assomigliava infatti più a una piscina per bambini che a un hub dei trasporti pubblici. L’acqua si è accumulata in superficie per via dell’azionamento di un dispositivo speciale (battezzatto “flex-gate”) che ha bloccato qualsiasi passaggio.
“MTA, ci devi una spiegazione”, è il messaggio mandato da una dei passanti, Kaye Blegvad, all’agenzia dei trasporti pubblici dello stato di New York. “Stiamo manovrando i sottomarini”, ha risposto l’associazione, prima di spiegare che si tratta di uno dei piani previsti dalle autorità per affrontare il cambiamento climatico.
“Stiamo mettendo alla prova un nuovo sistema di “porta flessibile”, una barriera anti allagamenti che ci permetterà di bloccare completamente l’accesso a una stazione della metropolitana in caso di inondazione. L’esperimento per verificare il corretto montaggio del flex gate è durato quattro ore ed è stato un successo