Il Consiglio di amministrazione di Abertis valuta l’offerta di Atlantia “in maniera positiva e attraente da un punto di vista industriale però giudica che il valore effettivo” della proposta sia “migliorabile”.
Lo comunica la società, annunciando di aver deciso di non aderire allo stato con le azioni proprie, pari al 7,958% del capitale, all’offerta di Atlantia. Abertis precisa che si esprimerà in seguito sulla proposta arrivata ieri da Hochtief (Acs) e che resta in attesa delle decisioni della Consob spagnola sulla controfferta.
Intanto Criteria Caixa, primo azionista di Abertis con una quota diretta del 15,08%, valuta in modo positivo l’offerta di Atlantia sulla società e ha intenzione di accettare la proposta con tutte le proprie azioni all’offerta di scambio del gruppo italiano alternativa alla proposta in contanti. Simile orientamento ha espresso Inversiones Autopistas (controllata da Criteria) per la propria quota del 7,17% del capitale. È quanto emerge nella valutazione di Abertis sull’offerta di Atlantia.
La corsa sull’asse Italia-Spagna-Germania
La Acs di Florentino Perez lancia la sfida ad Atlantia su Abertis e tramite la controllata tedesca Hochtief (al 71,7%) promuove una controfferta in contanti e azioni sul gruppo delle costruzioni spagnole. Offre 18,76 euro ‘cash’ per ciascuna azione Abertis, o in alternativa 0,1281 proprie nuove azioni per ogni titolo del gruppo spagnolo, fino a un massimo di 193,5 milioni di azioni.
L’offerta supera del 13,7% quella a 16,5 euro di Atlantia iniziata il 10 ottobre e ora sospesa come previsto dalle regole di Madrid per dar modo alla consob spagnola – la Cnmv – di valutare la proposta Acs. Abertis, valutata nell’opa circa 18,7 miliardi, ha reagito alla Borsa di Madrid con un balzo del 6,8% a 18,8 euro portandosi subito dunque al prezzo della nuova offerta. Acs ha segnato invece un balzo del 4,9% a 32,9 euro, mentre Hochtief è salita dell’1,3% a 151,4. A Milano intanto Atlantia ha chiuso in calo dell’1% a 27 euro.
La contro-opa si confronta con la valutazione a 16,3 miliardi di euro fatta dal gruppo controllato dalla famiglia Benetton, che oltre ai 16,5 euro per azione in contanti prevede in alternativa anche 0,697 nuove azioni Atlantia speciali offerte in scambio per ciascun titolo Abertis, fino a un massimo di 230 milioni di azioni (il valore proposto per le Abertis al concambio è quindi di 18,82 euro circa). Hochtief, che si è assicurata un finanziamento da quasi 15 miliardi da Jp Morgan, prevede di ritirare Abertis dal listino di Madrid, lasciando la nuova entità quotata solo alla Borsa di Francoforte. L’integrazione con Hochtief porterebbe secondo le stime della controfferta spagnola a un gruppo integrato nelle infrastrutture, con sinergie attese a ben 6-8 miliardi in un gruppo da 24,8 miliardi di ricavi (sui pro forma del 2016).
L’offerta è subordinata ad almeno il 50% del capitale portato in adesione più un’azione, oltre alle approvazioni necessarie dai regolatori e dall’antitrust. Acs dovrebbe considerare la cessione di alcuni asset come la partecipazione in Cellnex Telecom e Hispasat. Atlantia aveva già raccolto il sostegno da alcuni azionisti di Abertis come il fondo Tci, o il miliardario Juan-Miguel Villar Mir. Le adesioni a offerta ancora aperta non sono state comunicate ma le indicazioni preliminari erano di un interesse ad aderire già per oltre il 50% del capitale. Anche dopo l’arrivo della contro-opa Acs, per giovedi’ 19 ottobre Abertis dovrebbe dare un proprio giudizio su Atlantia. Come pure resta attesa una comunicazione dal primo azionista Criteria (Caixa), titolare di un 22% circa.
Quanto ad Atlantia, potrebbe prendersi del tempo per le valutazioni del caso. Per approvare l’offerta italiana la Cnmv aveva impiegato circa tre mesi e mezzo, e a questo punto è probabile si vada al 2018 per capire il vincitore della partita. Al confronto andranno comunque due gruppi dal peso diverso: Atlantia capitalizza attualmente oltre 22 miliardi di euro, ben oltre il doppio di Hochtief, che sul mercato vale 9,7 miliardi e prevede un indebitamento nell’operazione di quasi 15 miliardi.