Casa Bianca stile Netflix: alla Federal Reserve ci va un avvocato

Silurata Janet Yellen, arriva Jerome Power. Per la prima volta da 40 anni, non concesso un secondo mandato a un presidente Fed in carica.

Donald Trump ha scelto Jerome Powell come successore di Janet Yellen alla presidenza della Federal Reserve. Lo scrive il Wall Street Journal affermando che la Casa Bianca ha già notificato al governatore dell’istituto centrale la decisione di Donald Trump.  Secondo il quotidiano finanziario, il presidente statunitense ha già parlato direttamente con Powell. Raggiunto telefonicamente, Powell non ha voluto commentare l’indiscrezione. No comment anche di Yellen e di una portavoce della Fed.

Se confermato dal Senato, Powell succederà a Yellen il cui mandato di 4 anni alla guida della Fed scade all’inizio di febbraio 2018. Fino all’ultimo anche Yellen è rimasta in corsa per un secondo mandato, asssieme al professore di Economia della Stanford University John Taylor, all’ex governatore della Fed Kevin Warsh e al direttore del Consiglio economico nazionale Gary Cohn. In un video diffuso su Instagram la scorsa settimana, Trump aveva detto di avere “in mente qualcuno di molto specifico” per l’incarico. “Spero che sarà una persona in grado di fare un fantastico lavoro” e “credo che tutti saranno molto impressionati”, aveva aggiunto.

Un approccio cauto per ritirare gli stimoli all’economia

Con ogni probabilità Powell, sottosegretario al Tesoro con Bush padre ma nominato nel direttivo della Fed da Barack Obama nel 2012, proseguirà l’attuale approccio cauto scelto dall’istituto centrale statunitense per ritirare gli stimoli monetari all’economia. Ciò significa che alzerà gradualmente i tassi d’interesse a breve di un quarto di punto alla volta fino al 2020 e asciugherà lentamente il portafoglio da 4,2 trilioni di dollari gestito dalla Fed per gli acquisti di titoli.

“L’economia è così vicina ai nostri obiettivi come non lo era da anni”, aveva detto a giugno. E se continuerà a crescere come nelle attese, “ritengo appropriato continuare ad alzare gradualmente i tassi d’interesse”, aveva aggiungo. Durante i suoi cinque anni alla Fed, Powell è sempre stato un affidabile alleato di Yellen, non ha mai votato in dissenso sulle decisioni di politica monetaria e nelle sue uscite pubbliche non ha mai deviato dalle comunicazioni ufficiali del direttivo.

La prima volta in 40 anni che non viene concesso un bis alla Fed

Powell, avvocato, sarebbe il primo presidente della Fed a non avere un dottorato di ricerca in economia negli ultimi 30 anni. Prima di entrare nel board della Fed, ha lavorato come investment banker nel gruppo Carlyle e come docente di un Centro politico biparitsan. Ma la nomina di Powell segna anche un’altra svolta: per la prima volta da 40 anni, un nuovo inquilino della Casa Bianca non ha concesso un secondo mandato a un presidente della Fed nominato da un suo predecessore di un differente partito. L’ultimo a rompere la tradizione era stato Jimmy Carter che scelse William Miller per succedere ad Arthur Burns.

Il mandato di Yellen nel board della Fed terminerà comunque soltanto nel 2024 e la presidente uscente non ha escluso di restare anche dopo la fine del suo mandato da numero uno. La decisione sarebbe inusuale ma non senza precedenti. Già Marriner Eccles rimase governatore per tre anni dopo non essere stato rinominato dal presidente Harry Trunman. Powell non dovrebbe incontrare troppi problemi a ottenere il via libera del Senato, anche se alcuni ‘falchì repubblicani ne hanno criticato l’atteggiamento troppo accondiscendente nei confronti della politica monetaria espansiva di Yellen. Già due volte ha avuto il sostegno bipartisan della Camera alta del Congresso: nel 2012 per un mandato ‘non pieno’ e nel 2014 per la definitiva conferma nel direttivo. (AGI)

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