Isis ha rivendicato la strage di Las Vegas, peggiore della storia Usa

Stephen Paddock era uno dei suoi “soldati”, ma l'Fbi nega sia terrorismo. Ha ucciso a raffiche di mitra 58 persone ad un concerto.

L’Isis ha rivendicato l’attentato di Las Vegas, affermando che Stephen Paddock era uno dei suoi “soldati” e che si era convertito all’Islam “mesi fa”. La rivendicazione è stata diffusa attraverso Amaq, l’agenzia di stampa degli estremisti. Paddock ha ucciso almeno 50 persone sparando sugli spettatori di un festival musicale; secondo il fratello, non aveva affiliazioni politiche o religiose.

Paddock, secondo quanto ha dichiarato in conferenza stampa lo sceriffo di Las Vegas Joe Lombardo, si sarebbe suicidato. “Crediamo che l’individuo si sia ucciso prima della nostra irruzione” ha detto Lombardo. Lo sceriffo ha poi confermato che oltre 50 persone sono morte e oltre 400 sono rimaste ferite. Nella stanza d’albergo da cui Paddock ha aperto il fuoco sulla folla, sono state trovate circa dieci armi, ha aggiunto.

La polizia è anche “convinta, ma non sicura al 100%”, di aver localizzato Marilou Danley, una donna che viveva con il killer.

Secondo varie testimonianze, Paddock, un uomo bianco 64 anni originario del Nevada, avrebbe sparato raffiche di mitra dalle finestre di un piano alto del Mandalay Bay Hotel, probabilmente il 32esimo, sugli spettatori riuniti in un’arena all’aperto per l’ultima serata del festival di musica country Route 91 Harvest.

I video pubblicati sui social media mostrano il panico degli spettatori, che poco dopo le 22 locali, fuggono dalla platea sotto le raffiche di mitra.

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Strage ad un concerto country a Las Vegas: almeno 58 morti e 515 feriti, secondo l’ultimo bilancio reso noto dallo sceriffo della citta’ Joe Lombardo. A sparare un uomo, Stephen Paddock, che si è ucciso prima dell’arrivo della polizia: il killer ha aperto il fuoco dal 32mo piano dell’hotel Mandalay Bay verso la folla che assisteva a uno show per il festival “Route 91 Harvest”, nelle immediate adiacenze. Testimoni hanno detto di aver visto i bagliori degli spari. Fra i morti ci sono due agenti di polizia fuori servizio: erano tra il pubblico ad assistere al concerto.

La polizia di Las Vegas aveva detto da subito che sembrava “più un’azione di un lupo solitario” escludendo un atto di terrorismo. Ma l’Isis ha rivendicato con un comunicato sul web la strage, ha reso noto il Site, il sito che monitora le attività jihadiste sul web. “L’esecutore dell’attacco a Las Vegas è un soldato dell’Isis – si legge nella rivendicazione dello Stato islamico -. Ha eseguito l’operazione in risposta all’appello a prendere di mira i Paesi della coalizione”. Fonti dell’amministrazione statunitense hanno detto che “non c’e’ alcun segnale che indichi un legame del killer di Las Vegas con gruppi del terrorismo internazionale“. Fatto questo confermato anche da un dirigente dell’Fbi: nessuna connessione finora con organizzazioni terroristiche internazionali.

Stephen Paddock, 64 anni, si è convertito all’Islam mesi fa, come riportano media americani citando fonti investigative. E’ quanto si legge inoltre su un secondo comunicato dell’Isis, trasmesso da Amaq, l’agenzia dello Stato islamico, citata dal Site. Secondo quanto riportano alcuni media il nome di Stephen Paddock, dopo essersi convertito all’Islam, era diventato Samir Al-Hajib. Ma al momento non vi sono conferme ufficiali.

L’uomo era di Mesquite, in Nevada, e il suo indirizzo e’ lo stesso di Mary Lou Danley, la donna asiatica rintracciata e che avrebbe legami con lui. E proprio il killer potrebbe essersi tolto la vita prima che la polizia facesse irruzione, ha spiegato lo sceriffo Joseph Lombardo. “Crediamo che si sia ucciso prima del nostro arrivo”, ha detto Lombardo.

Nella stanza di albergo dell’aggressore, riferisce la polizia, sono state trovate almeno otto pistole e una decina di fucili.

Non aveva alcuna affiliazione politica o religiosa e “non c’era alcuna indicazione che potesse fare una cosa del genere”. “Era uno normale. Qualcosa deve essere successo, deve aver perso la testa, siamo scioccati”, aveva raccontato in un’intervista al Mail on line Eric Paddock, il fratello dell’autore della strage di Las Vegas. I due fratelli non si sentivano spesso.

VIDEO – Dal Bataclan a Las Vegas due anni di stragi in concerti e nightclub

La polizia non ha al momento alcuna informazione sul movente della sparatoria. L’aggressore non aveva precedenti, a parte alcune violazioni stradali minori e una causa intentata ad un casino’ nel 2014. La polizia, inoltre, sta cercando anche due auto, una Hyunday e una Chrysler Pacific, registrate a nome dell’autore della sparatoria. Lo sceriffo ha chiesto di consegnare i video della sparatoria perché potrebbe aiutare le indagini.

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Prima gli spari, poi il silenzio che cala sulla folla e poi le urla. Si è scatenato il terrore durante un concerto di musica country a Las Vegas, nei pressi del Mandalay Bay Casino, dove verso le dieci e dieci di domenica sera negli Stati Uniti, ora del Nevada (le 7:10 del mattino in Italia) un uomo di 64 anni ha iniziato a sparare sulla folla, facendo una strage mentre era in corso il festival «Route 91. Harvest».

Il bilancio — ancora provvisorio — parla di almeno cinquantotto vittime e 500 feriti di cui almeno una dozzina gravi. Al momento della strage, al concerto stavano partecipando 22 mila persone. Tra le vittime anche un agente fuori servizio e tra i feriti due poliziotti di Las Vegas, colpiti durante la sparatoria con il killer. L’Unità di Crisi della Farnesina è al lavoro «fin dal primo momento» per seguire i fatti di Las Vegas e «verificare – fa sapere una nota del ministero degli Esteri – l’eventuale coinvolgimento di connazionali. Al momento le verifiche sono in corso, in stretto raccordo con il Consolato Generale di Los Angeles».

Si tratta della sparatoria più sanguinosa della storia americana, secondo quanto sottolinea anche la Cnn. Prima di questa notte, la più grave era stata quella avvenuta tra l’11 e il 12 giugno 2016 a Orlando, in Florida, quando un uomo ha ucciso 49 persone in un night club frequentato da omosessuali. Il presidente americano, Donald Trump, ha espresso cordoglio e compassione per le vittime di una strage «terribile». Alle condoglianze si è unito anche Papa Francesco che si è detto «profondamente rattristato per la sparatoria».

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1 commento

  1.   

    ….ma certo dell’ISIS o un russo dai. Non un americano che ha potuto comprare un mitragliatore sotto casa!