Il gruppo Banco Santander ha acquisito il Banco Popular per 1 euro evitandone così il bail in. E’ quanto si legge in una nota del Single Resolution Board secondo cui a giudizio della Bce il Popular era “incapace a pagare i suoi debiti” e altre “obbligazioni” e quindi “sul punto di fallire”.
La decisione del Single Resolution Board e dell’autorità di risoluzione spagnola (che nel paese è affidata al fondo per la ristrutturazione statale Frob) è stata presa “per proteggere i depositi del Banco Popular e assicurare la stabilità finanziaria” in Spagna e in Portogallo oltre ad “evitare il ricorso ai fondi pubblici”.
Visto “il significativo deterioramento della situazione di liquidità negli ultimi giorni”, la Bce aveva segnalato come il Banco Popular “avrebbe potuto essere incapace a pagare i debiti o altre obbligazioni nell’immediato futuro” dichiarando la banca “in fallimento o in possibile fallimento” e aveva informato così in tal senso l’Srb.
“Lo schema di risoluzione entra in vigore a partire da oggi con il via libera della Commissione Ue”. Il prezzo di acquisto per tutte le azioni e gli strumenti di capitale del banco a carico del Santander, che saranno trasferiti oggi stesso, è fissato a 1 euro. (Ansa)
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Il gruppo Santander lancerà un aumento di capitale da 7 miliardi di euro nell’ambito dell’acquisizione del Banco Popular (al prezzo di 1 euro) decisa assieme al Single Resolution Board europeo e alla Bce.
Il gruppo spagnolo userà le risorse per fare fronte alle rettifiche e perdite delle attività del Banco Popular, specie sul portafoglio dei crediti deteriorati.
In questo modo il Santander si attende che l’operazione di acquisizione avrà un impatto neutrale sul proprio indice di capitale Cet1.
Con l’acquisto del Popular, il Banco Santander diventa il primo gruppo bancario spagnolo con un volume di attivi per 465,7 miliardi di euro, davanti a CaxaBank (337,3 miliardi).
La nuova entità bancaria avrà una rete di 4.660 agenzie in Spagna e 33.500 dipendenti, rileva Cinco Dias. E’ la prima grande operazione del Santander dopo che il gruppo guidato da Ana Patricia Botin (foto) ha evitato negli anni della crisi di assorbire casse di risparmio in crisi sottoposte all’intervento del Fondo Frob. L’operazione si realizza al prezzo simbolico di un euro, ma comporta un ampliamento di capitale di 7 miliardi per fare fronte alle necessità del risanamento del Popular.
Con l’acquisto di Banco Popular, il Santander deve farsi carico ora di un volume globale di attivi tossici ereditati dalla ‘bolla’ immobiliare valutato sui 51,3 miliardi di euro, una quantità superiore ricorda il quotidiano economico di Madrid ai 40 miliardi di attivi problematici gestiti dalla Sareb, creata per gestire gli attivi tossici delle ex-banche di risparmio.