L’ex Cav. convinto: “Insieme a Matteo e Giorgia siamo al 40% e vinciamo”. Cariche contro gli antagonisti che cercavano di entrare a piazza Maggiore.
Il centrodestra si e’ unito oggi in piazza a Bologna per tentare la “spallata” al governo Renzi. “Questo non e’ un ritorno al passato, al ’94, alle vecchie formule, alle marmellate” ha detto Salvini, appena arrivato in piazza Maggiore. “Qui comincia qualcosa di nuovo che guidato dalla Lega ma che e’ aperto a tutti gli italiani che oggi sono lontani dalla politica. Da questi 100mila (leggi: Centomila per Salvini? Che menzogna: erano 8.000) parte la rivoluzione delle persone perbene” ha sottolinato Salvini. Nel discorso conclusivo, tanti i messaggi lanciati dal leader della Lega che ha preso la parola dopo un lungo intervento di Silvio Berlusconi. L’ex Cavaliere speso ha avuto interruzioni da bordate di fischi da parte dei simpatizzanti leghisti.
Dopo aver rivolto un pensiero ai 4 carabinieri feriti negli scontri (vedi sotto), Salvini ha incentrato il discorso sui temi che stanno piu’ a cuore alla Lega, toccando in particolare i temi della sicurezza, della famiglia e del lavoro. “Il ‘fenomeno’ Renzi dice che la crisi e’ passata – ha spiegato Salvini – io vorrei che le aziende tornassero ad essere italiane”. Ai manifestanti in piazza ha proposto idee chiare: “lavoro e sicurezza”. Toccando il tema della famiglia ha poi aggiunto: “per noi il bambino viene adottato dove ci sono una mamma ed un papa’”, spiegando poi in chiusura di discorso che la prima legge che vorrebbe approvare al governo servirebbe a riempire qualche culla vuota: “asili nido – ha detto ancora Salvini – gratis come in Francia, per tutti fino a due anni e torneremo a correre”. Salvini ha poi precisato: “Nessun ritorno al passato, nessuna nostalgia, Alfano e’ inutile non fara’ mai questa piazza”. Sempre rivolto alla gente che riempiva piazza Maggiore ha aggiunto: “Questa non e’ la piazza del rancore e dell’odio, sogno una Bologna aperta, una citta’ aperta, tutti sono i benvenuti, ma chi sbaglia – ha voluto sottolineare – paga. Non sopporto quei comunisti con la puzza sotto il naso – ha detto ancora il leader della Lega – che aiutano chi sta a 5000 chilometri di distanza e si dimenticano del pensionato sul pianerottolo.
Prima la nostra gente”, ha incalzato ancora Salvini, che ha voluto lanciare anche un messaggio all’Anpi che aveva dichiarato di temere un danneggiamento al sacrario ai caduti partigiani presenti in piazza. “Vorrei dire sottovoce – ha detto ancora Salvini – che piu’ che avere paura della Lega – vadano a tirare le orecchie ai loro nipotini dei centri sociali, figli di papa’”. “Vogliamo vincere e non partecipare – ha detto ancora Salvini – se voi non mollate io non mollo di un millimetro, da nord a sud, perche’ abbiamo un compito storico”.
Dopo Salvini ha preso la parola Silvio Berlusconi. “Con noi uniti in campo per il Pd non ci sara’ piu’ vittoria. Con questa ritrovata unita’ vinceremo le prossime elezioni. Con Matteo, con Giorgia e con Silvio non ce ne sara’ piu’ per nessuno” ha detto il Cavaliere dal palco della manifestazione di Bologna organizzata dalla Lega. “Amici e familiari mi hanno chiesto di fare un passo fuori dalla politica ma non me la sento perche’ per me, come nel ’94, e’ forte il senso dello Stato che mi impone di essere ancora in campo per salvare Italia da un destino confuso e assolutamente negativo”, ha aggiunto.
“Miracolosamente dopo tre anni assenza dalle piazze e dalla Tv sono al 25%” dei consensi, ha aggiunto. E ancora. Renzi “un signore mai eletto, non solo governa il Paese con il voto di un cittadino su sei, ma cambia in suo favore la legge elettorale e ha l’ardire di cambiare la Costituzione”. Se le riforme passeranno, ha aggiunto, il Pd avra’ “un solo duce che sara’ questo signore che non e’ mai stato eletto. E’ un pericolo grave, l’Italia non gia’ non e’ una democrazia e cosi’ sarebbe un regime”.
Gli scontri con la polizia
Un funzionario di polizia ferito, 5 carabinieri contusi, due attivisti dei centri sociali condotti in questura per accertamenti, cariche e manganellate delle forze dell’ordine contro gli antagonisti, e lanci di fumogeni e petardi da parte di questi ultimi: Bologna ha vissuto una mattinata di forte tensione e caos per la manifestazione del Centrodestra in citta’. L’agente e’ stato trasportato in ambulanza all’ospedale Maggiore di Bologna in codice 2, quello di media gravita’. Il poliziotto e’ rimasto ferito sul ponte di via Stalingrado dove sono avvenute le cariche di alleggerimento per respingere gli attivisti dei collettivi che cercavano di forzare il cordone allestito per impedirne l’accesso nel centro cittadino. “Difendere Bologna dall’invasione leghista”: questo lo striscione in testa al corteo dei centri sociali contro la presenza a Bologna del leader della Lega Nord, Matteo Salvini.
Su alcuni cartelli si legge: “Salvini padrone a casa nostra! No! Bologna e’ meticcia, libera e solidale”; “Lega ladrona, Bologna non perdona”. Non sono mancate neanche le proteste di Rifondazione Comunista che di fronte alla stazione, ha organizzato un sit-in con lo striscione: “Salvini alle zecche stai attento, a Bologna ancora fischia il vento”. Le contromanifestazioni anti-Carroccio hanno causato disagi al traffico con ripercussioni nella circolazione sui viali cittadini. (AGI) .
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Duro botta e risposta tra il leader leghista Matteo Salvini e il ministro dell’Interno Angelino Alfano nella giornata della manifestazione del centrodestra a Bologna. Salvini dal palco va all’attacco di Alfano definendolo addirittura “inutile e cretino”. Non si fa attendere la replica del ministro dell’Interno: “Salvini è solo un incolto quaquaraquà”. Intanto interviene anche il ministro Maria Elena Boschi: “Il Paese vuol correre, non essere bloccato”.
Le parole di Salvini – “Con noi un personaggio inutile e incapace come Angelino Alfano non ci sarà mai: occupati dei poliziotti, cretino che non sei altro, e lascia perdere la politica che non fa per te”. Così Matteo Salvini si è rivolto dal palco di Bologna al ministro dell’Interno Angelino Alfano. Salvini ha rivolto un saluto e un ringraziamento ai membri delle “Forze dell’ordine feriti dai centri sociali che sgombereremo col sorriso uno per uno. Dopo i campi rom, i centri sociali”.
La replica di Alfano – Matteo Salvini “non è un piccolo uomo o un ominicchio, ma un quaquaraquà incolto e ignorante cui nessun paese al mondo affiderebbe neanche la delega alle zanzare”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, intervistato a ‘L’Arena’ su Rai 1. Il ministro va anche all’attacco dell’ex Cav: “Andare a 80 anni a farsi fischiare da questa gente è una cosa molto triste. Salvini è diventato il suo diretto superiore”. Berlusconi, che “ha fatto malissimo ad andare lì” alla manifestazione di Bologna. “La macchina – aggiunge – la guida Salvini”.
La manifestazione di Bologna, ha sottolineato Salvini, “non è un ritorno al passato, al ’94, alle vecchie formule, alle marmellate: qua comincia qualcosa di nuovo che è guidato dalla Lega, ma che è aperto a tutti gli italiani che oggi sono lontani dalla politica”. “La leadership – ha aggiunto Salvini – la scelgono i cittadini, non un palco, un microfono o una piazza. Oggi siamo qui per dire che insieme si vince se qualcuno è in cerca di poltrone questa è la piazza sbagliata”.
Berlusconi, uniti vinceremo prossime elezioni – “Con questa ritrovata unità – ha detto Berlusconi – vinceremo le prossime elezioni. Con Matteo, con Giorgia e con Silvio non ce ne sarà più per nessuno”. Insieme, Fi, Lega e Fdi, potranno “superare il 40%”. Questa, evidenzia “è una giornata fondamentale per il futuro di tutti noi e dell’Italia”.
Meloni al governo, si dimetta sia coerente – “Renzi non sa neanche leggere la bussola: nella legge di stabilità non c’è nessun taglio agli sprechi, né taglio tasse. Stanno lì a vantarsi di togliere norme ridicole introdotte da loro, mettono Marino a fare il sindaco poi lo sfiduciano e vogliono essere ringraziati: siate coerenti e dimettetevi, adesso andate a casa”. Così Giorgia Meloni, dal palco della Lega Nord a Bologna. (ANSA)
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