Associazione per delinquere e falso in bilancio: sono queste le nuove ipotesi di reato attorno alle quali sta lavorando la Procura in relazione all’indagine sulla Banca Popolare di Vicenza. Lo rende noto l’agenzia Ansa. La vicenda era venuta alla luce lo scorso settembre con perquisizioni che avevano riguardato gli uffici della banca a Vicenza, ma anche a Milano, Roma e Palermo. Le iniziali contestazioni di aggiotaggio e ostacolo agli organi di vigilanza – Banca d’Italia e Bce – erano state rivolte nei confronti di 6 persone: l’ex presidente Gianni Zonin, l’ex dg Samuele Sorato, Emanuele Giustini e Andrea Piazzetta entrambi ex vicepresidenti e i due consiglieri di amministrazione Giovanna Dossena e Giuseppe Zigliotto, presidente di Confindustria Vicenza. Oggi la Banca Popolare di Vicenza ha depositato presso Borsa Italiana la domanda di ammissione a quotazione delle proprie azioni sul Mercato telematico azionario e ha presentato a Consob la richiesta di approvazione del prospetto relativo all’offerta pubblica di sottoscrizione e quotazione delle azioni. L’aumento di capitale e la quotazione, ha precisato la popolare, sono entrambi subordinati all’approvazione da parte dell’assemblea dei soci del 5 marzo.
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