Giorgia: “Musk? Un genio. In Italia occupazione più alta dalla spedizione dei Mille”

Dal rapporto con il patron di Tesla a quello con gli alleati di governo, senza tralasciare lo scontro con i giudici: l'intervista della premier Meloni al 'Corriere della Sera'. Ci tiene a sottolineare: "L'inversione di rotta c'è".

A più di due anni dall’entrata in carica dell’esecutivo di centrodestra, con due conflitti in più e non poche grane sul piano interno, seppur con diversi dati economici innegabilmente buoni, Giorgia Meloni rivendica: “L’inversione di rotta c’è”.

Lo fa in un’intervista a Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera, elencando quei punti deboli “diventati dei punti di forza” –  il record nelle richieste per i titoli di Stato, il miglioramento del giudizio da parte delle agenzie di rating – senza mancare di intervenire su questioni più spinose: il rapporto con Musk, i suoi infelici tentativi di ingerenza nella politica italiana, la litigiosità della maggioranza e, non ultimo, lo scontro con la magistratura.

“Disoccupazione più bassa da quando è stato lanciato il primo iPhone”

Sono i dati sull’occupazione il cavallo su cui punta la premier per affermare il successo del proprio governo: “Abbiamo il tasso di occupazione più alto dalla Spedizione dei Mille e il tasso di disoccupazione più basso da quando è stato lanciato il primo iPhone”, dice al Corriere. “Gli ultimi dati Istat relativi al terzo trimestre 2024 hanno confermato questa tendenza, e ci dicono che il tasso di occupazione è arrivato al 62,4 per cento e che la disoccupazione continua a calare”. L’altra faccia della medaglia racconta però di un aumento dell’occupazione, sì, ma con una fortissima presenza di offerte di lavoro di bassa qualità. Secondo il recente rapporto “plus” di Inapp, oltre il 43 per cento dei nuovi ingressi nell’occupazione è con contratti atipici. Lavoro a breve durata, o intermittente. Precario, soprattutto per i giovani.

La premier. Meloni: «Il ruolo dell’Italia è cambiato. Non ho rimpianti. Musk? Un genio»

“Sono particolarmente orgogliosa del fatto che, sotto il primo governo guidato da una donna, il tasso di occupazione femminile sia il più alto di sempre e che per la prima volta abbiamo superato il tetto dei dieci milioni di donne lavoratrici”, prosegue Meloni, prima presidente del Consiglio donna in Italia.”Preferisco ambire, semplicemente, a rimanere me stessa”, dice la premer alla domanda su eventuali modelli di leader femminili cui ispirarsi.

Il rapporto con Musk: “Dipinto come un mostro”

Sulla vicinanza con il patron di Tesla Meloni spiega: “Siamo sicuramente due persone che hanno un ottimo rapporto. Elon Musk è un uomo geniale ed è sempre molto interessante confrontarsi con lui”. “Ci sono cose su cui il nostro punto di vista è più simile, altre che ci vedono più distanti, ma questo non impedisce il confronto”. “Fa abbastanza sorridere – prosegue – chi fino a ieri esaltava Musk come un genio e oggi invece lo dipinge come un mostro, solo perché ha scelto il campo ritenuto ‘sbagliato’ della barricata. Io, da sempre, non ragiono così”.

“Lavoro per avere maggiori investimenti in Italia e valuto l’utilità di ogni investimento con la lente dell’interesse nazionale, non con quella delle idee politiche o dell’amicizia di chi investe”, chiarisce quando le viene adombrata la possibilità di un rischio per la sicurezza che potrebbe derivare da concessioni eccessive alle aziende di Musk.

Tensioni nella maggioranza e lo scontro con i giudici

Sul rapporto con gli alleati la premier non cede e continua a rivendicare l’unità della maggioranza: “Condividiamo una visione del mondo, e ci riconosciamo sui valori fondamentali. Questa è la nostra forza, da trent’anni a questa parte. Dopodiché, le maggioranze davvero litigiose hanno il problema di non riuscire a fare nulla. Non mi pare il nostro caso”, sottolinea.

Inevitabile poi la domanda sullo scontro con i giudici che ha dominato gli ultimi mesi della scena politica, sulla scia della questione migranti in Albania. Scontro che – fa notare Sarzanini – appare anche un po’ contraddittorio se si pensa come Meloni abbia più volte menzionato Paolo Borsellino come suo esempio e ispirazione. “Sono cresciuta con l’esempio di Falcone e Borsellino e ho massimo rispetto per i giudici”, ribadisce Meloni. Che preferisce non soffermarsi sulle polemiche relative agli attacchi e taglia corto: “Resto convinta che la stragrande maggioranza dei magistrati italiani abbia il nostro stesso obiettivo, ovvero quello di disarticolare le reti criminali e assicurare alla giustizia i trafficanti di esseri umani”.

 

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