“Non avevo idea che sarei stato qui oggi”. Nessuno all’Aja lo aveva visto arrivare. E lui, funzionario di alto rango per anni alla guida dell’intelligence olandese, era stato attento a non suscitare sospetti. Alla fine sarà Hendrikus Wilhelmus Maria “Dick” Schoof, a prendere le redini del primo governo a trazione ultranazionalista nella terra dei tulipani, sedendo sulla poltrona che per oltre 13 anni è appartenuta a Mark Rutte.
“Sarò il premier di tutti, voglio contribuire a unire i Paesi Bassi”, ha scandito nel suo primo messaggio pubblico rivolto anche ai quattro partiti di governo. Tutti concordi, a partire dal suo azionista di estrema destra, Geert Wilders, nell’indicare una figura super partes “indipendente” e con “buona esperienza sui temi giusti”.
Entro fine giugno – Schoof scommette il 26, alla vigilia del vertice Ue chiamato a scegliere i nuovi vertici comunitari – sarà pronto a portare avanti un programma di coalizione che prevede già uno strappo con Bruxelles sui migranti.
Fonte: Il Fatto Quotidiano