Chi prenderà il posto di Biden

di Luca Ciarrocca - Non è solo l'età di Joe Biden. Non è solo il disastro del dibattito, a far sembrare il presidente americano lento, poco lucido, anziano. È ciò che accadrà dopo che dilania il partito democratico. Ecco i nomi di chi potrebbe candidarsi, se lui lascerà. Prima o dopo la convention?

di Luca Ciarrocca

Gli elettori registrati che hanno assistito al dibattito di giovedì tra il presidente Joe Biden e l’ex presidente Donald Trump affermano, in proporzione del 67% contro il 33%, che Trump ha dato la prestazione migliore, secondo un sondaggio flash della CNN condotto da SSRS tra i telespettatori. E infatti la disperazione monta tra i democratici per la performance del presidente Joe Biden nel dibattito di giovedì sera, è andato così male che molti, in privato, alimentano dubbi e domande già ampiamente in circolazione sulla sua candidabilità. Lo sfidante ha per lo più mantenuto la calma, e non ha straparlato, attitudini che non gli si addicono, e solo per questo è andato meglio.

Biden è apparso sul palco con una voce rauca e incerta, per un raffreddore, lo sguardo fisso, la bocca aperta. Ha perso il filo del discorso varie volte. In una parola vecchio, poco sicuro. Per niente adatto ad essere l’uomo con la valigetta atomica in grado di decidere la Terza Guerra Mondiale. Ha faticato a completare le frasi in diversi punti e ha ceduto in ritirata quando si trattava di combattere su questioni come l’aborto, dove i democratici sono in netto vantaggio tra gli indipendenti.

Trump non si è tirato indietro dallo scodellare una raffica di critiche, tra cui bugie logore perchè ripetute all’infinito nei comizi come quella sui migranti che commettono ondate di criminalità o che i democratici sono  a favore dell’infanticidio. Brutta campagna elettorale, i peggiori candidati di sempre, 159 anni complessivi, i due hanno solo pochi anni di differenza, ma Biden è sembrato più vecchio.

Sono bastati pochi minuti ai democratici per rendersi conto di quanto stava diventando grave la situazione. “Ha vissuto i peggiori 15 minuti in apertura di un dibattito presidenziale di sempre”, ha affermato Aaron Kall, direttore del dibattito dell’Università del Michigan.

“Biden sembra e suona terribile. È incoerente,” ha detto un democratico che ha lavorato nell’amministrazione. “Orribile,” ha commentato un altro, “siamo f***uti.” David Axelrod, stratega dem ed ex consigliere del presidente Barack Obama, ha confermato il “senso di shock”. “Sembrava un po’ disorientato. È diventato più forte man mano che il dibattito si è svolto”, ha detto Axelrod alla CNN. “Ma a quel punto, penso che il panico fosse reale. E penso che sentiremo discussioni – non so porteranno a qualcosa – si parlerà dell’opportunità o meno di continuare”.

Cover: TIME

Pur tenendo conto che Biden potrebbe in teoria al voto del 5 novembre battere Trump, come ha già fatto nel 2020, perché – nonostante l’età e il declino cognitivo potrebbe essere giudicato più affidabile rispetto a uno sfidante vendicativo con inclinazioni allo sociopatia – la domanda alla fine di questo storico dibattito tra un presidente in carica e un ex presidente, per i dem, è di quelle cruciali: dovremmo scegliere qualcun altro come candidato democratico, per battere Trump?

Il dibattito è stato storico per molti motivi, ma soprattutto perché si è svolto prima che ciascuno dei due candidati sia formalmente nominato alle rispettive convenzioni. La Convenzione Nazionale Democratica si terrà il 19 agosto a Chicago.

Nessun sfidante dem si è fatto avanti per candidarsi contro Biden. Il colpo di scena potrebbe esserci, a questo punto della campagna elettorale, se Joe decidesse di farsi da parte costringendo i democratici a scegliere un altro candidato, il che avverrebbe alla convention.

I nomi che circolano sono Gavin Newsom, il governatore della California o Gretchen Whitmer, governatore del Michigan. Molto dovrà accadere nelle prossime settimane, la politica estera – Israele Gaza Iran e Ucraina Russia – potrebbe dare a Biden l’occasione di quella October Surprise di cui tanto si favoleggia. Oppure la sorpresa sarà Trump.

Questo articolo è stato originariamente pubblicato da Il Fatto Quotidiano, che ringraziamo, con il titolo I peggiori candidati Usa di sempre. Il colpo di scena può arrivare solo in un modo

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