Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha dichiarato giovedì che non si dimetterà se glielo chiederà Donald Trump, rispondendo in modo netto alle domande dei giornalisti sul presidente eletto.
In una conferenza stampa successiva alla decisione della Fed di abbassare il tasso di interesse di riferimento di un quarto di punto, Powell ha evitato di rispondere alle domande sulle implicazioni politiche delle elezioni presidenziali. Ma quando gli è stato chiesto se avrebbe lasciato il suo posto se glielo avesse chiesto Trump, ha risposto semplicemente “No”.
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La Fed taglia i tassi di interesse di un quarto di punto
Trump ha nominato Powell alla presidenza della Fed nel 2017, negando a Janet Yellen un secondo mandato a capo della banca centrale, ma in seguito – come accaduto con decine di altre nomine – si è pentito e ha mostrato betta la sua ostilità a Powell.
Ora che Trump è stato eletto per un secondo mandato, ci si aspetta che i rapporti tesi rimangano uno dei principali argomenti di discussione riguardo alla presidenza della Banca centrale americana.
Alla domanda se il presidente potesse licenziare o degradare lui o altri governatori della Fed, Powell ha risposto: “Non è consentito dalla legge”. Ha ripetuto la sua risposta di cinque parole, lentamente e con enfasi, quando un giornalista l’ha richiesto, per essere sicuro.
Giusta causa
Un presidente deve avere una “causa” per rimuovere un membro del consiglio dei governatori della Fed, che i tribunali hanno interpretato come inefficienza o cattiva amministrazione.
Chi segue la Fed non crede che Trump cercherà di rimuovere Powell dal suo incarico prima che il mandato del capo della banca centrale scada a metà del 2026.