Le economie europee hanno ricevuto un pessimo stato di salute da un sondaggio di esperti che ha mostrato elevati rischi di recessione dovuti a conflitti geopolitici e all’aumento dei costi energetici.
Nella zona euro, le probabilità di due trimestri consecutivi di calo della produzione entro la fine dell’anno sono più alte in Germania e nei Paesi Bassi al 38%, secondo un sondaggio trimestrale dell’Ifo Institute e dello Swiss Economic Policy Institute. Ciò si confronta con il 26% negli Stati Uniti.
Il blocco di 20 nazioni ha ristagnato alla fine del 2023, evitando una recessione con margini minimi, poiché una crescita più solida in Italia e Spagna ha compensato una flessione in Germania. Le prospettive di una rapida inversione di tendenza sono scarse, con la Banca Centrale Europea che prevede una continua debolezza a breve termine.
La guerra continua a infuriare in Ucraina e le tensioni in Medio Oriente minacciano di interrompere nuovamente le catene di approvvigionamento e le consegne di energia. Tale incertezza rischia di compromettere la spesa e gli investimenti mentre in risposta le pressioni sui prezzi potrebbero aumentare.
Il sondaggio, pubblicato giovedì, è stato condotto tra 1.431 esperti economici provenienti da 124 paesi dal 7 dicembre al 21 dicembre 2023.