“Von der Leyen agisca contro ingerenze di Elon Musk”, lettera deputati Ue

Quaranta firmatari: pochi, rispetto ai 720 eletti al Parlamento Europeo, ma cercano di spronare la Commissione per arginare il potere del patron di Tesla e di X nella campagna elettorale tedesca, dopo quella in Irlanda.

Quasi quaranta eurodeputati di vari gruppi – su 720 eletti al Parlamento Ue – hanno preso carta e penna per spronare la Commissione Europea ad agire contro le “ingerenze” del patron di Tesla e di X Elon Musk nella campagna elettorale tedesca, dopo quelle in Irlanda.

La lettera a von der Leyen: “Seria preoccupazione”

In particolare, i parlamentari ricordano, nella missiva diretta alla presidente Ursula von der Leyen, alla vicepresidente Henna Virkkunen e al commissario alla Giustizia Michael McGrath, che la Commissione ha il dovere di “esaminare la conformità al Digital Services Act (Dsa) delle recenti campagne di denigrazione condotte dal signor Musk. Pertanto, che cosa pensa di fare la Commissione, ora che ha constatato che la piattaforma X non rispetta il Dsa?”.

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I firmatari, tra i quali figurano l’ex premier socialista belga Elio Di Rupo, la liberale francese Nathalie Loiseau e l’ex presidente della commissione Envi Pascal Canfin, rammentano a von der Leyen che nel maggio scorso aveva promesso di “mettere in campo uno scudo democratico. La sua messa in opera – sottolineano – deve cominciare dall’utilizzazione degli strumenti già esistenti, per opporsi alle ingerenze straniere, da qualsiasi parte arrivino”.

I parlamentari esprimono “seria preoccupazione” per le ingerenze del miliardario sudafricano naturalizzato americano, che, osservano, “non è solo un miliardario straniero, ma anche un futuro membro l’amministrazione Trump che attacca, senza battere ciglio, i migliori alleati degli Stati Uniti”.

Musk, ricordano gli eletti alla Commissione, “è anche proprietario di una piattaforma molto grande, che utilizza il proprio social network per promuovere le sue opinioni personali”, sfruttando “la visibilità artificiale dei suoi post” e pubblicando “contenutii fuorvianti”. Infine, annunciano che la commissione speciale sullo Scudo democratico, che il Parlamento sta istituendo, “esaminerà rapidamente questo caso particolare”.

Fonte: AdnKronos

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